My name is sabrina brancato. I call myself a MELTING POeT: I draw my inspiration from multiple sources and use words to fight my wars. This blog is about race consciousness. It follows my trajectory as a white scholar and adoptive mother into critical whiteness and Black empowerment. My deepest conviction is that, in George Lamming’s words, “awareness is a minimum condition for attaining freedom”.
Wednesday, 27 March 2013
Maschio nero
‘Te gustan los negros?’ Non so più quante volte ho sentito questa domanda.
L’ho sentita in varie lingue e varie salse, e non smette mai di provocarmi un
sentimento di stizza. Chiedere se a una piacciano o meno gli uomini neri non è
esattamente come chiedere se un uomo ti piaccia bruno, biondo o rosso,
cicciotto o stecchino, con gli occhi chiari o scuri, col naso in su o col pene
storto... No, si tratta di tutt’altro tipo di domanda. E che una sia da anni
felicemente accompagnata da un viso pallido non fa giungere nessuno alla
conclusione che le piacciano i bianchi. Poiché infatti non è questo il punto.
Non ho mai sentito nessuno chiedere a una donna (di qualsiasi colore) se le
piacciano i bianchi. In primo luogo perché si dà per scontato che i bianchi, in
senso generale, piacciono a tutti, per forza. È uno dei principi del razzismo:
non si mette in discussione che il bianco (che in realtà è grigio, rosa, beige)
possa non piacere. In secondo luogo perché, mentre il bianco è a tutti gli
effetti un uomo, il nero non è altro che un maschio. Il bianco, dunque, è da
sposare; il nero, invece, da scopare. Un po’ come la storia della vergine e la
puttana, la donna angelo e la strega (maschilismo e razzismo del resto seguono
le stesse logiche perverse). Nella domanda posta in spagnolo tutte queste
implicazioni sembrano più esplicite che in altre lingue (forse è per questo che
la trovo particolarmente offensiva). In spagnolo per altro ‘tirarse a un
negro’ è un’espressione molto
frequente, anche se di fatto statisticamente il fenomeno non è altrettanto
frequente. È il mito del buon selvaggio in versione erotica, la vecchia
fantasia coloniale del corpo nero ipersessuato. È il corpo africano visto come
bene di consumo per un occidente assetato di primitivismo. Ve la ricordate
quell’orribile canzone di Vasco sull’occasione persa perché la ‘troia’ se n’era
andata a casa con il ‘N.’? Diceva: “L’ho vista uscire mano nella mano con
quell’africano che non parla neanche bene l’italiano ma si vede che si fa
capire bene quando vuole...” Ma di certo
non si sentono razziste le giovani donne radical chic quando ti chiedono con la
malizia di chi confonde l’emancipazione femminile col sessismo ribaltato: “¿Te
gustan los negros?” Dovresti rispondere di sì
per mostrare che non sei razzista? E se poi ti capita di far l’amore con un
uomo nero bassino e rachitico che non corrisponde alla quintessenza della
virilità selvatica che hanno in mente loro, va bene lo stesso?
Subscribe to:
Post Comments (Atom)
No comments:
Post a Comment